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Raccogliendo la proposta e la sollecitazione di tanti fedeli, la Conferenza Episcopale Italiana affida l’intero Paese alla protezione della Madre di Dio come segno di salvezza e di speranza. Lo farà venerdì 1° Maggio 2020, alle ore 21, con un momento di preghiera, nella basilica di Santa Maria del Fonte presso Caravaggio (diocesi di Cremona, provincia di Bergamo).
La scelta della data e del luogo è estremamente simbolica. Maggio è, infatti, il mese tradizionalmente dedicato alla Madonna, tempo scandito dalla preghiera del Rosario, dai pellegrinaggi ai santuari, dal bisogno di rivolgersi con preghiere speciali all’intercessione della Vergine. Iniziare questo mese con l’Atto di Affidamento a Maria, nella situazione attuale, acquista un significato molto particolare per tutta l’Italia.
Il luogo, Caravaggio, situato nella diocesi di Cremona e provincia di Bergamo, racchiude in sé la sofferenza e il dolore vissuti in una terra duramente provata dall’emergenza sanitaria. Alla Madonna la Chiesa affida i malati, gli operatori sanitari e i medici, le famiglie, i defunti.
Nella festa di San Giuseppe lavoratore, sposo di Maria Vergine, affida, in particolare, i lavoratori, consapevole delle preoccupazioni e dei timori con cui tanti guardano al futuro.
CONFERENZA EPISCOPALE DEL LAZIO
Commissione per la liturgia
La III edizione del Messale Romano tra tradizione e progresso
Nel corso della 72a Assemblea generale straordinaria della CEI svoltasi a Roma nei giorni 12-15 novembre 2018, è stata affrontata l’approvazione complessiva della traduzione della terza edizione italiana del Messale Romano, nel quadro globale del rinnovamento di vita delle comunità ecclesiali, nel solco della riforma liturgica. Dopo la confirmatio e recognitio di alcune parti del Messale da parte delle Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti, il Consiglio Permanente della CEI (Roma, 23-25 settembre 2019) ha approvato un Messaggio relativo alla pubblicazione della terza edizione italiana del Messale Romano. Con esso i vescovi intendono invitare ogni comunità a riscoprire la bellezza e la fecondità della celebrazione dell’Eucarestia.
In realtà, la prima traduzione del Messale Romano in lingua italiana fu pubblicata nel 1973, mentre la seconda vide la luce dieci anni dopo, ovvero nel 1983, testo tuttora in vigore, in attesa di poter usufruire della nuova traduzione. Come è noto, le traduzioni del Messale, e dunque di tutti i libri liturgici, in lingua nazionale, rimandano alla corrispondente edizione latina che è chiamata “tipica”, in quanto funge da base e modello sia per gli adattamenti alle consuetudini locali sia per le traduzioni nelle lingue volgari. Per avere uno sguardo globale sullo sviluppo del Messale Romano nel corso della storia, proveremo elencare le principali tappe della sua evoluzione.
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