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Formazione
confessioneSACRAMENTO DEL PERDONO
Scopriamo la bellezza e la grandezza del Sacra­mento del perdono. Dio solo perdona i peccati. Poiché Gesù è il Figlio di Dio, “ha il potere sulla ter­ra di rimettere i peccati” (Mc 2, 10). Egli, in virtù del­la sua autorità divina, volendo che la sua Chiesa fos­se il segno e lo strumento del perdono, ha affidato ai suoi Apostoli il ministero della riconciliazione (cf. Gv 20, 23; 2Cor 5, 18); pertanto i vescovi, loro succes­sori, e i presbiteri, colla­boratori dei vescovi, con­tinuano a esercitare que­sto ministero (cf. Cate­chismo della Chiesa Cat­tolica, 1441; 1461). Subli­me potere! Umile servi­zio! “Il confessore non è il padrone, ma il servito­re del perdono di Dio” (CCC 1466).
Nel sacramento del perdono Dio cancella i peccati dell’uomo e gli dona “un cuore nuovo” (cf. Ez 36, 26). E la Chie­sa è il tramite di questo dono del Signore: adem­piendo la missione rice­vuta da Gesù, “la Chiesa si propone di rigenerare le profondità del cuore” (John Henry Newman, beato).
L’uomo, in questo sacramento, si incontra non sol­tanto con la misericordia di Dio, ma anche con la gio­ia di Dio: Dio perdona con gioia. La parabola del fi­glio prodigo termina con un convito gioioso, simbolo della gioia di Dio nel perdonare. E poiché “il perdo­no dei peccati riconcilia con Dio, ma anche con la Chiesa” (CCC 1462), a questa gioia conviviale è invi­tata tutta la famiglia dei figli di Dio.
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