Benedizione degli zainetti
L’inizio dell’anno scolastico segna un tempo nuovo. Riprendono tutte le attività ordinarie, tornano le famiglie che hanno potuto vivere le ferie, i cammini di iniziazione cristiana ricominciano. In particolare, le famiglie con i loro bambini in età scolare vivono un vero e proprio “rito di passaggio”. In questa soglia è quanto mai opportuno proporre un’azione rituale di benedizione. È bene che la parola “benedizione” sia messa bene in evidenza: su di essa si gioca l’opportunità non solo catechistica della celebrazione proposta. Si abbia cura di non sovrastare con i discorsi l’occasione di gesti e parole di fede.
La celebrazione, tradizionale in Europa dell’Est, si sta diffondendo con una certa facilità, per la cura pastorale che offre del momento significativo come l’inizio di un anno scolastico. Il Benedizionale ai nn. 206-209 fa notare come questo momento porti con sé un’attesa e una trepidazione particolari. La sciola è un luogo di crescita, speranza, incontro, gioia e dolore, accoglienza. Il credente sa che la benedizione di Dio è segno della sua promessa per ogni nuovo cammino, grazie alla collaborazione delle persone di buona volontà. “Anche un anno scolastico che muove i primi passi è un umile In principio…” (n. 207). Di segito segue il rito