ABC della Liturgia/4
Una Chiesa corale
Un’assemblea ministeriale
In questi ultimi anni, anche nella nostra Diocesi, è avvenuto un importante approfondimento teologico sul popolo di Dio: stiamo diventando sempre più consapevoli di essere tutti responsabili nella Chiesa, di avere tutti una parte attiva da svolgere.
Che cosa significa questo per il compito liturgico? E’ necessario educare ad una partecipazione autentica, perché "il popolo cristiano possa capirne più facilmente il senso (nell’azione liturgica), e, per quanto possibile, parteciparvi con una celebrazione piena, attiva e comunitaria" (SC 21).
Prima però di parlare della partecipazione bisogna capire il senso del celebrare stesso. Che cosa vuol dire una celebrazione viva, rituale, fatta con segni sensibili, partecipata e consapevole. E' vero che oggi viene messo molto in risalto l’aspetto attivo: fare qualche cosa durante le celebrazioni. E di conseguenza si ha la percezione della necessità della partecipazione, ma è indispensabile educare ai vari aspetti richiesti: capire il senso, capire che cosa significa la partecipazione piena, attiva e comunitaria.
(Pubblicato su Lazio Sette: 26 novembre 2006, p. 15)