Santa e dolce dimora,
dove Gesù fanciullo
nasconde la sua gloria!
Giuseppe addestra all’umile
arte del falegname
il Figlio dell’Altissimo.
Accanto a lui Maria
fa lieta la sua casa
di una limpida gioia.
La mano del Signore
li guida e li protegge
nei giorni della prova.
O famiglia di Nazareth,
esperta del soffrire,
dona al mondo la pace. (Dall’Inno delle Lodi Mattutine della Festa di Santa Famiglia)
1. Breve excursus storicoSi tratta di una festa recente, che si può classificare tra le feste di devozione o di idea
[1] che incominciò a diffondersi in alcuni paesi europei a partire dal XVI sec.
[2]. Inizialmente il culto della Sacra Famiglia si sviluppava sotto la forma di pie associazioni aventi come fine la santificazione delle famiglie cristiane sul modello di quella di Nazareth.
Grazie ai Gesuiti francesi, la devozione alla Sacra Famiglia, è stata diffusa soprattutto in Canada trovandovi ferventi propagatori, come il beato Francesco de Montmorency-Laval (†1708), primo vescovo di Quebec
[3]. Questo vescovo istituì canonicamente nella sua diocesi la festa della Sacra Famiglia, disponendo che ci si servisse della Messa e dell’Ufficio che lui stesso aveva fatto comporre per tale circostanza
[4]. Dal Canada, il culto della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, ebbe un incremento a raggio mondiale.
A partire dal XVIII sec., si nota un fatto particolare: anche le numerose Congregazioni religiose e le Confraternite, sia femminili che maschili, vengono intitolate alla Sacra Famiglia. Il papa Leone XIII (†1903)
[5], incoraggiava questo culto, vedendo nella Famiglia di Nazareth un provvidenziale modello per la famiglia cristiana minacciata. Lo stesso Pontefice, con il Breve «Neminem fugit» del 14 giugno 1892
[6], istituì a Roma l’Associazione della Sacra Famiglia, con lo scopo di unificare tutte le Confraternite costituite sotto lo stesso nome. Un anno dopo (1893), dietro richiesta di alcune diocesi e famiglie religiose
[7], stabilì che la festa liturgica della Sacra Famiglia fosse celebrata la III domenica dopo l’Epifania del Signore
[8].
Durante il pontificato di Pio X (†1914)
[9], la festa fu temporaneamente soppressa (1911), ma già nel Messale Romano del 1920 (editio typica) è stata nuovamente introdotta, e precisamente per
la I domenica dopo l’Epifania
[10].
Infine il papa Benedetto XV (†1922)
[11], il 26 ottobre 1921, estese la festa liturgica della Sacra Famiglia alla Chiesa universale e la fissò alla domenica tra l’ottava dell’Epifania
[12]. Giovanni XXIII (†1963)
[13] collocò la festa nella I domenica dopo l’Epifania. E così appare nel Messale Romano del 1962
[14].
Nell’attuale ordinamento liturgico, la festa della Santa Famiglia è inserita nel Tempo natalizio e viene celebrata nella domenica dopo Natale o, se questa non ricorre, il 30 dicembre
[15].