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Scritto da don Pietro Jura
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Categoria: Formazione
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Pubblicato: 12 Ottobre 2019
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Benedizione degli zainetti
L’inizio dell’anno scolastico segna un tempo nuovo. Riprendono tutte le attività ordinarie, tornano le famiglie che hanno potuto vivere le ferie, i cammini di iniziazione cristiana ricominciano. In particolare, le famiglie con i loro bambini in età scolare vivono un vero e proprio “rito di passaggio”. In questa soglia è quanto mai opportuno proporre un’azione rituale di benedizione. È bene che la parola “benedizione” sia messa bene in evidenza: su di essa si gioca l’opportunità non solo catechistica della celebrazione proposta. Si abbia cura di non sovrastare con i discorsi l’occasione di gesti e parole di fede.
La celebrazione, tradizionale in Europa dell’Est, si sta diffondendo con una certa facilità, per la cura pastorale che offre del momento significativo come l’inizio di un anno scolastico. Il Benedizionale ai nn. 206-209 fa notare come questo momento porti con sé un’attesa e una trepidazione particolari. La sciola è un luogo di crescita, speranza, incontro, gioia e dolore, accoglienza. Il credente sa che la benedizione di Dio è segno della sua promessa per ogni nuovo cammino, grazie alla collaborazione delle persone di buona volontà. “Anche un anno scolastico che muove i primi passi è un umile In principio…” (n. 207). Di segito segue il rito
Rito.Benedizione_degli_zainetti.pdf
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Scritto da don Pietro Jura
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Categoria: Formazione
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Pubblicato: 15 Aprile 2017
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Gesù è nato per compiere gli eventi di cui noi facciamo memoria nella Settimana Santa. In essi, infatti, Gesù rivela l'amore di Dio e nello stesso tempo il mistero della nostra vita che ci è stata data per essere donata. I riti della Settimana Santa sono i più antichi e i più importanti di tutto l'anno liturgico.
La Domenica delle Palme celebra l'ingresso di Gesù in quella Gerusalemme, dove nella sua ultima Cena il Signore istituirà l'Eucarista (Giovedì santo), il sacramento che renderà presente in ogni tempo (grazie al sacerdozio istituito nella medesima cena) il sacrificio della croce (Venerdì santo) per "attirare tutti a sé" ed offrire a tutti l'infinita misericordia di Dio.
Infine, la Veglia pasquale (origine di tutte le domeniche), celebra quel Battesimo che ci fa partecipi della croce di Cristo, cioè della vita donata per amore, per essere un giorno partecipi anche della sua gloria.
A questi momenti fondamentali del culto cristiano, la pietà popolare, nel corso dei secoli, ha aggiunto altre espressioni di fede:
- la visita all'Eucaristia nelle diverse chiese di Giovedì santo;
- la Via crucis il Venedì santo;
- le varie processioni e le formule di preghiera che fanno memoria della passione e risurrezione di Gesù, come pure delle sofferenze della Vergine Maria...Tutte queste devozioni sono complementari, cioè hanno un senso pieno se si aggiungono ai riti liturgici della Chiesa. Diversamente sarebbe come accumulare un ricco arredamento senza avera la casa.
Buona, santa e serena Pasqua a tutti! Alleluia.